I Fake Maestri - Come Riconoscerli

 

Personalmente parlando, come qualsiasi altro affidabile professionista, io sin da bambino sono cresciuto su una linea diretta di lignaggi ed insegnamenti autentici giapponesi. E ancora oggi frequento il Giappone ogni volta che posso, viaggiando costantemente per studiare sul campo con i migliori. Oggi studio con Bujinkan sulla linea di Kacem Zougari e Ishizuka Tetsuji. Studio attualmente con Tenshin Shōden Katori Shintō-ryū. E a livello di studio storico degli shinobi collaboro con Musashi clan sulla linea di Shibata.

Alla luce di questo non mi sono mai trovato a mio agio con le scuole e i maestri italiani, probabilmente sono stato sfortunato, e lo spero perchè voglio credere che ci sia qualcuno che si salva in questo mondo ormai perso per quello che vedo quì.
È assurdo per me rendermi conto che obbiettivamente a dati di fatto, ho sempre incontrato invasati incompetenti più presi dall'ego, dallo spettacolo e dal business. Vivendo a in Sicilia poi non c'è alcuno stimolo per me in quanto non ho scovato alcuna qualità, specialmente per il fatto che è un luogo infestato da fake fanatici delle arti marziali senza aver mai studiato davvero con maestri s cuole autentiche.
A Catania io ci vivo costretto per questioni personali, sono solo nato quì ma non sono assolutamente catanese. Viaggio ogni volta che posso per respirare aria civile e di qualità, e menomale con un po' di sacrifici riesco a farlo molto spesso, adagiandomi in luoghi meravigliosi dove posso lavorare con professionisti veri.

Parlando di fake, purtroppo esiste questa squallida parentesi di scuole nate dal nulla e dal niente, senza alcun legame diretto con i giapponesi e il Giappone, e senza legami con chi ce l'ha in occidente. Hanno solo parole blaterate a vanvera senza alcun dato di fatto.
Gli unici fatti che riguardano questi "ninja" trash sono i legami con il nulla e il niente. Le credenziali di questi millantatori sono legate ad altri palloni gonfiati come loro senza alcun valore. E si attaccano o a lignaggi inesistenti e smentiti da sempre su tutte le piattaforme storiche giapponesi e del resto mondo come ad esempio quello di Fuma Ryū, oppure si autoproclamano "maestri" sulla base di emerite balle di natura talmente imbarazzante che insultano l'intelligenza. Come dico io; se non ve ne accorgete, a ciascuno il maestro che merita. Ovviamente solo in un paesino inferiore di emeriti ignoranti, tra i bifolchi, questi buffoni imbranati possono realizzare il loro circo. All'estero, specialmente dove conta davvero, in Giappone, non sanno nemmeno chi sono e che esistono. Quei pochissimi che li osservano li chiamano meme viventi, sono derisi e smentiti da chiunque sia serio. Si tratta di persone che non viaggiano mai e non hanno mai studiato in Giappone o in occidente con maestri che viaggiano in Giappone. I loro "studi sul ninpō" sono inesistenti, palesemente tirati fuori da ciò che trovano su internet. I loro riferimenti sulla pratica di ciò che asseriscono di insegnare e "studiare" si basano su legami con compaesani fanatici e incompetenti come loro che si autoproclamano maestri ninja dal nulla senza aver mai studiato veramente quello che dicono di sapere, limitandosi ad un circolo di invasati locali. Si agganciano a fantasmi sperduti nel mondo celati dietro siti bot scadenti e trash, dichiarandoli i loro grandi maestri. Parliamo di personaggi imbarazzanti che si danno da soli nomi giapponesi.
Posso capire il soprannome, io stesso ne ho uno dopotutto, (certo dato dai giapponesi non me lo sono dato da solo come un pirla). Insomma giocano, si tratta di piccoli gruppi di amici imbranati e trash che giocano ai ninja nelle palestre formando il loro gruppetto di amichetti. E nonostante tutto, ci sono, lucrano e truffano la gente con le loro buffonate prive di qualsivoglia valore.

Sono fortunati. Sono nati in un luogo colmo di squallore e gli squallidi a casa loro diventano Re.
Sono fortunati anche per il fatto che non ci sono leggi che vietano a chiunque di insegnare qualsiasi buffonata da baraccone.
Le federazioni vogliono soldi e tesserati in quantità. E dunque dando valore ai numeri e alle cifre in tale circo occidentale, il pagliaccio che va più in voga conta più delle boiate che vende.

Io mi sono sempre chiesto come si fa a non notarlo?
Insomma quando si decide di praticare una disciplina la passione dovrebbe condurre il praticante a studiare, informarsi e fare ricerche su quello che fa, dunque scoprire che qualcosa non va osservando le differenze abissali. Dovrebbe essere semplice riconoscere i fake e i miei allievi, ormai abituati bene, quando osservano fake Italiani e stranieri se ne accorgo immediatamente.
Invece a quanto pare c'è chi non vede niente e crede passivamente a qualsiasi cosa gli venga gettata davanti agli occhi senza usare il cervello, senza informarsi e acculturarsi a riguardo. Annuendo a vuote ciance come baccalà, solo perchè presentate in modo eclatante e teatrale da un buffone esaltato.
Anche se ho notato che la maggior parte dei fake crea la sua "squadra" con amici e conoscenti, praticamente come in un gruppo giocano ad un live di D&D. L'ignoranza della gente può arrivare fino ad un certo limite ho sempre pensato, poi davanti a certe evidenze ho capito che non è così, l'ignoranza non ha limiti e a quanto pare basta essere dei bravi circensi imbanditi di luci e strass per ammaliare le folle.
Ma cripeto a ciascuno il maestro che merita.

Come altri colleghi che praticano e frequentano il Giappone o i luoghi inerenti alla disciplina di competenza, io ho imparato in prima persona a conoscere l'importanza delle preziose tradizioni custodite e mantenute con dedizione, passione e rispetto nei secoli.
Mi reputo molto fortunato perchè ho conosciuto quì in Italia un giapponese che mi ha fatto da mentore e mi ha aperto gli occhi.
E quando è venuto a mancare non mi sono autoproclamato nulla pensando di essere ormai "completo". Solo un idiota farebbe questo.
Ho iniziato a viaggiare e cercare altri maestri per continuare a crescere e migliorare. Ancora oggi dopo ventidue anni di pratica voglio sempre incrementare le mie competenze, la mia saggezza e la mia conoscenza. E dare esclusivamente fatti concreti ai miei allievi, sempre.
Viaggio e studio con grandi personaggi che riescono a farmi sentire sempre allievo, stimolando tantissimo la mia volontà.
Ed è per queste ragioni che io non tollero o giustifico chi sceglie la via più facile, ovvero quella della truffa tipica dell'uomo medio inferiore che insegna senza credenziali e senza effettivi studi autentici.
Viaggiare e studiare non è fantascienza ma questione di volontà e umiltà. L'ignoranza è una scelta non è un'imposizione.
Ma l'uomo medio inferiore non migliora mai, lui insegna e basta, perchè fa prima a guadagnare denaro inventando piuttosto che studiare. Gli basta l'illusione per sentirsi grandioso. Per questo mio patriottismo verso i lignaggi originali e specialmente per la fatica e l'impegno, sputando sudore e spendendo soldi per viaggiare e studiare facendo tanti sacrifici, mi accanisco ferocemente contro la categoria fake che disprezzo con disgusto.

 


A causa di questa parentesi ho iniziato a chiudermi e ad essere "antipatico", non fidandomi più di nessuno in Italia.
Velando me stesso e la mia disciplina a tutti. Mostrando solo una "facciata" al pubblico.
Rendendo la mia scuola privata e chiusa al pubblico.

Mi chiedevo come fosse possibile diventare un maestro fake senza basi fondamentali, senza sapere niente di niente. Io non saprei proprio da dove cominciare ad inventarmi qualcosa dal nulla. Specialmente pensando alla gravità dei pericoli in cui metterei i miei allievi insegnando cose alla rinfusa scopiazzate dai video su internet e farfugliando cose a caso lette sui libri e su wikipedia.
Ci cuole davvero una gran faccia di bronzo a prendere una responsabilità del genere ignorando le conseguenze, mentendo ai propri allievi.
E una gran faccia di bronzo anche a mostrare le schifezze incompetenti che osservo quando mi capita di guardare questi insegnanti all'opera. Esilarante ma più che altro triste. Questa comunità è composta per lo più da viscidi cialtroni con il vezzo dell'eloquio prolissio senza alcun talento e con quattro cose che sanno fare alla rinfusa insieme alla capacità di blaterare alle capre riescono a richiamare folle. Acculturati da internet e video presenti in rete approfittano dell'ignoranza delle persone riguardo una disciplina asiatica sconosciuta, atteggiandosi e spacciandosi per maestri ed esperti. Per questo io su internet proibisco tutorial e faccio solo video di semplice abilità senza mostrare niente di esplicito, per non dare da mangiare a questa feccia rivoltante. Questo argomento ho scoperto che abbraccia più campi tra l'altro non solo i "ninja" ovviamente e la cosa è davvero triste e degradante.

L'uomo medio cerca sempre la via più facile per sopravvivere e cioè imbrogliare, inventarsi le cose e insegnare senza sapere niente, piuttosto che studiare davvero e farsi il mazzo mostrando cultura e fatti concreti. Cosa gli costa studiare e vivere la splendida esperienza di crescere e imparare piuttosto che mentire e inventarsi le cose? Non lo capirò mai. So solo che sono questi elementi guasti a rovinare il mondo e le persone che si affidano a loro.

 

 

Ma come si presentano su internet i fake?
Ho visto i siti dei fantasmi "gran maestri" da cui i "maestri" fake dicono di imparare la loro disciplina. Sembrano proprio dei Bot, si presentano con materiale video, fotografico e grafico scadentissimo, oppure non inerente a niente che abbia a che fare con le arti marziali, come ad esempio meme, foto squallide o peggio con squallidi fotomontaggi trash e altre tamarrate varie. Hanno siti amatoriali e scarni con una marea di balordaggini assurde da leggere. Spesso sono talmente evidenti nella loro incompetenza dai siti, dal vivo e in video che è assurdo non capire già da questo di che razza di spazzatura si tratta.
Si riconoscono anche dal fatto che nella comunità marziale, sia sociale che social non sono nessuno. Nessuno che conti nel campo delle arti marziali li segue o li calcola. Al massimo se capita che qualcuno (rarissimo) lo fa solo per curiosità.
I loro loghi essendo privi di mon originale perchè si tratta di scuole inventate prive di vera tradizione, sono un guazzabuglio di simboli esoterici o altra roba varia.

Quelli legati ai "ninja" ad esempio giocano letteralmente ai ninja, l'ambiente è più da setta di invasati fanatici piuttosto che quello di una scuola. Comportandosi come nella setta delle ombre creano senza senso clan e sub clan con giuramenti, patti col sangue (ho sentito letteralmente col sangue, roba da matti), rituali bizzarri e addirittura minacce agli adepti che rivelano le loro stupidaggini segretissime ad altri. Addirittura questi invasati fanatici inseriscono nel loro lignaggio inventato, come discendente ed erede ufficiale, ogni pinco pallino che entra a far parte della loro organizzazione anche se da poco tempo. Praticamente è sufficiente essere iscritto, amico, o conoscere qualcosa che a loro fa comodo per essere più credibili come lingue straniere o altro. Prendendosi i meriti del talento o abilità di questo nuovo iscritto/a senza aver fatto niente. Ridicolo e decisamente imbarazzante. Nella realtà l'inserimento all'eredità del lignaggio avviene alla conclusione di tutto l'addestramento e all'acquisizione di tutti gli insegnamenti del programma di studio. Solo quando il discepolo ha raggiunto il grado di maestro entra nel lignaggio come erede, perchè possessore di tutte le conoscienze della trasmissione.
Ma ovviamente i fake cosa ne possono sapere, dopotutto stanno solo giocando poveretti.
La qualità e il livello di queste organizzazioni infatti è palesemente inferiore. E nonostante tutto sfornano maestri allo stesso livello degli allievi solo perchè si fanno gli esami ogni tot di mesi, presentati come ridicoli galà e spettacoli. Dan e maestri che nascono come funghi con lo scopo di monopolizzare il territorio e far crescere in fretta la loro organizzazione generando clan e sbu clan.
Ovviamente il tutto per ottenere denaro e fama. Clan tra l'altro con nomi degni di un divertente anime.
ma per favore quante balordaggini ...

Queste scuole sono solo sette di invasati ripeto, in un club di amici che non sanno cosa stanno facendo e giocano ad un live ninja D&D con i passamontagna di decathlon. Fenomeni da baraccone insomma, pagliacci da due soldi che irrispettosamente sceneggiano stupidaggini solo per farsi grandi, guafagnare e sentirsi qualcuno tra i loro amici, arricchendo il loro ego e il loro portafoglio sentendosi importanti senza aver mai studiato niente di fatto.

Solitamente avendo il carbone bagnato i fake vanno subito in escandescenza e fanno peste e corna anche contro un solo pinco pallino che li chiama così. Basta l'opinione di un solo individuo a far salire il sangue alla testa a chi ha il carbone bagnato. Se sei nel vero e nel giusto, non reagisci arrabbiandoti usando violenza fisica o verbale come una bestia priva di senso, ma solo mostrando i fatti.
Chi ha la coscienza pulita o chi è davvero parte di un lignaggio originale non ha questo tempo da perdere con chi gli abbaia contro.
Chi è davvero chi dice di essere, si mostra a viso aperto senza problemi o vergogna ignorando tutte le critiche che sempre ci saranno in questo mondo di social dove tutti parlano a sproposito senza sapere le cose, continuando a petto in fuori ad andare avanti.

I fake invece sono dediti spesso a minacciare e arrabbiarsi avendo il carbone bagnato, sfidando a botte o mettendo addirittura la legge in ballo, minacciando di denunciare a destra e a sinistra chi li chiama fake pensando di mettere paura. Poverini, inconsapevoli che se mettono in mezzo la legge accade che:
La libertà di parola in opinione scritta è un diritto, ma ovviamente se viene messa in dubbio la qualifica di qualcuno e la sua credibilità quest'ultimo ha il diritto di difendersi certo, ma CON LE PROVE non con le lagne o la violenza, perchè così va solo in contro a più colpe.
Se il fake è diffamato da una quantità esagerata di persone che dichiara la sua falsità in più blog e forum sarà costretto a mostrare le prove pubblicamente all'intera comunità se vuole chiudere la bocca a tutti.
Se una fake organizzazione si offende per essere accusata di truffa e vuole dimostrare che non è così, deve dimostrarlo andando alla Tōkyō daigaku shiryō hensanjo oppure alla Mie University 三重大学. Li si portano rotoli, testimoni, prove e foto a veridicità di ciò che si afferma di essere. In Giappone! Non Italia.
In Italia non conta niente la legge in questa questione, perchè in queste materie l'ignoranza italiana è oltre le stelle. A stento gli italiani conoscono la loro di storia. In Giappone solamente conta l'ultima parola, perchè sono i loro lignaggi che vengono insultati non quelli italiani. Quindi se i fake minacciano di mettere la legge in mezzo, non abbiate timore è solo paura e ira perchè gli trema il pavimento di convinzioni e bugie da sotto i piedi.
Invitateli a chiamare gli avvocati se faranno i gradassi e indicategli di andare in Giappone alla Tōkyō daigaku shiryō hensanjo oppure alla Mie University 三重大学 a dimostrate i fatti agli esperti storici dell'istituto storiografico.

CONSIGLI IMPORTANTI

Come Riconoscere un Finto Maestro?

 

Lo elenco in 7 punti importantissimi;

Numero 1: Non viaggia mai all'estero se no dentro le mura di casa. Nessuno sa chi è oltre il suo "quartiere" e i suoi amici.
In Giappone, in Cina, in India, in Thailandia, insomma nei paesi asiatici dove ufficialmente e storicamente nascono le discipline conosciute e praticate in occidente, e dove dunque conta davvero essere riconosciuti, non hanno idea di chi sia questa persona che si spaccia per "maestro" e non è riconosciuto da nessuna di queste nazioni e da tutte le enti mondiali federali ufficiali inerenti alla disciplina di cui si proclama maestro. Piuttosto infatti, creano una federazione locale loro riconosciuta solo in occidente per pararsi il sedere burocraticamente. È chiaro anche che i riconoscimenti del comune di una città occidentale, del paese di campagna, dell'ente sportiva della briscola e della rosticceria comunale non valgono un fico secco.

Persino il riconoscimento del CONI stesso è discutibile. Si avete letto bene. Poiché si tratta di una federazione sportiva italiana dedita ai giochi con la palla e alle attività olimpiche, SPORT, che dunque non ha niente a che fare e specialmente non sa niente di Koryū storiche e discipline tradizionali interne giapponesi, se non come farne un business e uno squallido sport adornato di coppe, medaglie e altre idiozie inutili. La mia scuola è riconosciuta dal CONI e io sono direttore tecnico nazionale ninjutsu CSEN oltre ad essere ambasciatore di cultura giapponese e possessore di un retaggio giapponese riconosciuto in Giappone. Con tanto di patentino di riconoscimento e attestati vari.
Quanta caspita di carta straccia per dimostrare fatti. Non immaginate che scocciatura per me questa futilità burocratica. Ma viviamo in una società di regole e leggi che impongono questo e quindi dobbiamo procurarci quella che per me è solo spazzatura cartacea.

Voglio essere obbiettivo sul discorso CONI.
Per quanto mi riguarda i riconoscimenti di enti straniere incompetenti in materia non hanno valore come i riconoscimenti invece, che sono ufficiali e vengono rilasciati in Asia. (parlando sempre di antiche tradizioni di arti marziali).

Può assumere un valore alla presenza nell'ente di un praticante reale ed esperto della disciplina legato ai lignaggi del Giappone.
Nel caso del "ninjutsu nel coni" la Bujinkan è rappresentata da grandi nomi come Francesco Buffini, un mio caro amico, grandissimo maestro ed esempio per me, direttore tecnico nazionale del Ninjutsu Italia Bujinkan (di cui io faccio parte) è membro in prima persona di una elite speciale diretta col Giappone e i fondatori giapponesi della federazione Bujinkan. Altro nome importante è quello di Luca Lanaro direttore tecnico nazionale di CSI dell'organizzazione di dojo Bujinkan Italia Isamu Koma Dōjō. E potrei andare ancora avanti.

Chi è nella in questa cerchia di organizzazioni legate direttamente al Giappone fa parte di quelle scuole "ninja" facenti parte del CONI realmente riconosciute anche all'estero, perchè membri di una federazione Giapponese e mondiale, come ad esempio in questo caso la Bujinkan. Lo stesso vale ad esempio con Aikikai Italia, Katori Shintō-ryū Italia ecc, ecc, tutte federazioni italiane marcate CONI che però hanno un valore in quanto rappresentate da persone con legami diretti col Giappone e i suoi lignaggi originali e riconosciuti.

Una cosa ridicola dei fake è quando usano "allievo diretto di ... " senza aver effettivamente mai visto di persona colui a cui dichiarano di essere legati, perchè non viaggiano mai. La web cam o peggio le fandonie non hanno alcun valore. Chi non esce di casa per studiare e allenarsi con i veri fondatori o praticanti a loro inerenti, non ha alcun valore e professionalità.

Numero 2: Solitamente (quasi sempre), questi "maestri" emergono dal nulla proclamandosi alla "karate kid" gli unici allievi di un fantomatico maestro asiatico discendente di un clan mai visto o leggendario, di cui non si può sapere mai niente di ufficiale.
Perchè o è morto o peggio ancora è vivo, ma non si fa mai vedere personalmente. Un fantasma. Chi sa perchè ...
Le date storiche che raccontano sulla discendenza di questi maestri sono campate per aria o peggio non esistono. I racconti sono confusi, incerti e poco chiari. E la discendenza ninja o samurai che dichiarano è senza prove tangibili a dimostrazione dei loro fattim se non storie "segrete". Può capitare una storia così, certamente, ma quante probabilità che ci sono che capiti più di una volta?
In occidente capita fin troppo spesso se ci fate caso ...

Quanti caspita di giapponesi guerrieri hanno lasciato il Giappone per insegnare al mondo i loro segreti? ....... Ma perchè poi?
E di solito questo fantomatico maestro asiatico che gli ha insegnato la disciplina e i suoi segreti è un fantasma del quale non si sa nulla e non si ha neanche una fotografia. E nonostante Mr. Fake sia cresciuto con questo misterioso maestro giapponese non sa leggere e parlare per niente il giapponese, il cinese o la lingua di questo fantomatico maestro comparso dal nulla.
In oltre, tale maestro fake, non ha legami ufficiali e diretti con altri maestri giapponesi, cinesi ecc. Che potrebbero affermare ciò che racconta o per lo meno riconoscere le sue qualità e la sua storia. Ma al massimo hanno "rapporti" sterili e banali su internet con maestri asiatici con qualche triste like e commento insignificante senza alcun valore di fatto che loro magari spacciano per rapporto fraterno.

Numero 3: È ignorante in materia. Essendo un ciarlatano non conosce cose fondamentali come Kamae e Kata, nel caso del ninpō ad esempio, mi è giunta voce che i fake della città in cui vivo dicono idiozie come «i ninja non usavano kata o kamae» non occorre che io aggiunga altro ... Un fake maestro non conosce l'uso tradizionale delle armi dunque o si destreggia con esse in modo (a modo suo) acrobatico farneticando movimenti a caso oppure usando armi moderne scusando la sua ignoranza in materia tradizionale dicendo; "noi siamo moderni". Non conosce la pronuncia esatta dei termini, non sa nulla dei principi fondamentali e degli argomenti filosofici, meccanici, anatomici, tecnici, storici e spirituali, di tutto ciò che fa parte della disciplina, dalle tecniche agli intimi dettagli storici e teorici.
Sa solo limitarsi ad agitare velocemente le mani e muoversi come un forsennato senza un senso, farfugliando cose scopiazzate da internet senza sapere realmente di cosa parla, spiegandole a pappagallo per come le legge in rete, ma mai chiaramente ovviamente.
La disciplina che proclama di rappresentare non è codificata su rotoli e nemmeno sulla carta igenica dove dovrebbe essere trascritta.
Non esiste storicamente nelle sue mani e in nessun luogo. Le tecniche sono chiamate in italiano della serie "colpo del drago nascente" ecc.
Capita però che trovano nomi in giapponese scopiazzando glossari di altre discipline su internet.

Numero 4: È incoerente. Cambia o modifica continuamente le tecniche, i nomi e il programma di addestramento a seconda di cosa scopre crescendo durante il suo cammino di truffatore, rubando tecniche di altre scuole spacciandole per sue facendole sbucare all'improvviso fuori nel suo programma, usando scuse bizzarre e poco sensate per giustificare questo.
Anche se solitamente le scuole fake non avendo un vero programma specifico tradotto da una codifica spesso si allenano a casaccio del tipo: "oggi facciamo questo, oggi facciamo quello", con allenamenti alla rinfusa senza alcun senso e qualità.Numero 5: Ciò che insegna non è codificato o è codificato in modalità truffa.
Nel caso di niente pergamene e altre testimonianze del retaggio. Se c'è una codifica controllate comunque se è inventata. Di solito se è realizzata dal sostegno di google traduttore che è pessimo nelle lingue orientali è trascritta in modo del tutto errato grammaticalmente.
Al nord Italia ho scoperto che esiste addirittura chi è stato abbastanza furbo da farsi fare una codifica dai giapponesi stessi, pagandoli profumatamente per comporre le sue fandonie.
Assurdo che un giapponese ci stia lo so, davvero incredibile, ma ho scoperto che esistono anche cose del genere purtroppo.
Le persone davanti ai soldi sono tutte fatte di carne e ossa.Numero 6: Non conosce "l´etichetta del Dōjō" e si presenta vestito in maniera inconsueta, irrispettosa e non idonea alla figura di un maestro e della presenza in un Dōjō. I fanatici solitamente sembrano dei militari in mimetica o cosplayer. Ho visto anche personaggi pittoreschi conciati da metallari e punk salire con gli stivali sul tatami. Disgustoso, mode da ragazzini, ma da adulti è ridicolo presentarsi così. Quasi tutti si comportano in modo inappropriato scavalcando le usanze che si devono avere all'interno di una struttura di arti marziali. Una delle cose ad esempio che mi fanno veramente vomitare e che trovo l'anti disciplina orientale, sono le divise con la mimetica.
Una tamarrata trash da invasato completamente fuori da ogni contesto zen che rappresentano le arti marziali in realtà.

Numero 7: Non è in grado di applicare bene ciò che insegna. Difatti spesso atteggiandosi disgustosamente come santone intoccabile, non fa mai da Uke, e non insegna personalmente le tecniche, delegando gli allievi dotati che gli sono capitati fra le mani (che spreco purtroppo), e "insegna" così, tramite la bravura di altri, le sue baggianate ai malcapitati suoi allievi. Senza "abbassarsi" ai livelli degli allievi più infimi. Nel caso in cui entra in azione, i suoi movimenti sono sempre incoerenti, palesemente a casaccio, sempre diversi, e rispetto ai praticanti e ai maestri, della sua stessa disciplina, sono del tutto differenti, sporchi, sbagliati, se non addirittura palesemente inventati, usando scuse assurde per giustificare ciò come: (inventiamo un nuovo stile, oppure, a ciascuno il suo stile).

In Giappone nelle scuole ufficiali non funziona così. Le tradizioni vere non funzionano così. Difatti la "disciplina" dei fake solitamente si basa sulla pratica alla rinfusa di tecniche palesemente scopiazzate da internet, prive di principi e fondamentali dettagli tecnici, e che quindi risultano tutte inefficaci, e sempre diverse, praticate individualmente tutte a modo proprio, e quindi senza efficacia, perchè sono prive di struttura, ma solo copiate fisicamente da un video. E dunque, senza sostanza, si arriva al punto che per integrare la materia di combattimento, e un minimo di realtà, fanno sparring usando la box, kick boxing, il sanda o altri sport da combattimento.
Se ti insegno ad andare a cavallo, e al momento di correre ti dico: Usiamo la moto, perchè il cavallo non è fatto per correre, fatevi un ragionamento logico, e cercate il senso di tutto ciò. E qual è il senso di tutto ciò? Nessuno ovviamente. Se pratichi una disciplina inefficacie al punto da dover integrare altri sport, non stai praticando veramente questa disciplina, ma solo una farsa. Lo sapevate? Tutte le discipline sono efficaci se fatte bene e seriamente. Si può combattere con le arti marziali giapponesi lo sapevate? Non sono solo filosofia, scene di film, e balletti coreografati. Ma se si copia da Youtube senza sapere cosa si fa, è ovvio che finisce così.

FATE LE DOMANDE GIUSTE


Quando ad esempio chiacchierate con un "maestro" per capire se è un fake, chiedete chi è il suo maestro, e da dove proviene il retaggio che professa di conoscere, ed insegnare.

Se è totalmente ignorante in materia, il poveretto farfuglierà cose evidentemente senza senso, né logica, e capirete ovviamente quanto è "fake".

Se arrampicandosi sugli specchi, vi indicherà nomi reali perchè ha fatto i compiti a casa (Su Wikipiedia), chiedete prove, come foto, e altro, per comprendere le relazioni con quei nomi. Se non avrà nulla di ciò, detto fatto.

Se è furbo, e quindi qualcosa in materia l'ha "letta" (sempre su internet o libri random), potrebbe addirittura citarvi nomi di antichi guerrieri giapponesi realmente esistiti, ma morti senza eredi. Ad esempio nel caso del "ninjutsu" visto che siamo in tema, gli shinobi più usati per inventarsi una scuola ninja, sono solitamente Ishikawa Goemon, Seiko Fujita e Fūma Kotarō. Ma in ogni caso, le prove, sono sempre dovute. E se fa discorsi da setta segreta per nasconderveli. Tranquilli è un fake invasato, e completamente privo di senno.


Le "Scuole" inerenti a questi personaggi è risaputo che sono fake. Lo spiego bene in questo articolo:

https://www.ninjutsukojiki.com/post/27

Da quando ho scoperto tutto questo, ho deciso di usare parecchia cautela.
Ho proibito qualsiasi video istruttivo su internet se non banali video di abilità fini a se stessi.
E la mia scuola è diventata più selettiva, mostrando a chi entra, pochissimo nei primi Kyū.
Ed è obbligatoria la materia di studio (storia), sui libri, ospitando anche altri esperti in materia oltre me, o meglio, più esperti.
Al fine di sviluppare nei miei allievi fiducia, rispetto, cultura e personalità.
Aprire la mente dei miei allievi, per spingerli ad informarsi e studiare pensando con la loro testa, acquisendo cultura e coscienza di ciò che fanno, è per me essenziale.

 

Scolaro Giuseppe Simone

ジュセッペ シモネ スコラロ