Bujinkan e Budō Taijutsu

La Bujinkan 武神館 ("casa del guerriero divino" o "dimora del dio della guerra"),
è la federazione mondiale ufficiale del Ninjutsu Budō Taijutsu 武道体術, una tradizione con una conoscenza esperta della scienza strategica militare del periodo feudale giapponese e del corpo umano, condotta da grandi figure stimate in Giappone. Dal 2015 sono entrato a far parte di questo lignaggio, tramite un responsabile del ninjutsu bujinkan in Sicilia, sulla linea diretta con Kacem Zoughari, Ishizuka Tetsuji 石塚哲二 e Masaaki Hatsumi 初見良昭, ho intrapreso la bellissima esperienza della pratica del Budō Taijutsu.
Tale inserimento fa parte del mio percorso di studio ed approfondimento all'interno di altri autentici lignaggi giapponesi per avere una visione a 360° di quelle che sono le antiche pratiche koryū.

Nella foto il mio maestro Bujinkan e carissimo amico personale Francesco Buffini, a sinistra, titolare di Yari no Hanzo famoso shop online in ambito delle arti marziali, nonché una delle autorità maggiori di Bujinkan Italia, allievo diretto e amico di Kacem Zoughari, figura di grandissima competenza nel campo della storia feudale giapponese e praticante eccezionale che ha vissuto in Giappone crescendo con i fondatori del Bujinkan. Buffini è una persona che stimo e ammiro tantissimo, un grande atleta ma soprattutto un grande maestro, persona dalle capacità straordinarie. A destra invece è presente Pietro La Placa responsabile Bujinkan Sicilia, anche lui persona che ha la mia stima e il mio rispetto, non dimenticherò mai tutto quello che ha fatto per me.

Mi sono unito a Bujinkan su loro richiesta, mi hanno cercato e trovato loro in base all'osservazione della mia disciplina e della mia pratica su internet, incuriositi dal mio lignaggio sconosciuto ma dalle evidenti conoscenze pratiche. I miei movimenti a detta loro sono palesemente veritieri e competenti e hanno suscitato curiosità non sapendo da dove venisse. Dopo essersi accertati che non ho mai avuto un maestro italiano in vita mia, hanno voluto chiedermi dove ho appreso le cose che sono in grado di fare e specialmente come faccevo ad essere a conoscenza degli intimi dettagli presenti all'interno di una koryū. Dopo aver mostrato prove a sostegno della mia causa, Bujinkan, mi ha proposto di entrare a far parte della loro federazione rilasciandomi il titolo di Shidoshi-Ho ad honorem. Ho accettato anche di rappresentare il loro dōjō ma sempre da figura esterna. Da ambasciatore di cultura giapponese in Italia sono più che onorato di raèppresentare lignaggi giapponesi autentici di ogni genere, mantenendo però la mia identità.

Nonostante la mia ammirazione e rispetto verso bujinkan in quanto tradizione ufficiale, ho qualcosa di pungente da dire però, una critica costruttiva, perchè la mia onestà e obbiettività vanno sempre oltre i miei sentimenti. So che posso sembrare troppo critico o polemico in queste mie espressioni, ma le cose vanno dette, e non omesse con ipocrisia solo per un mal riposto perbenismo. Ricordando che è solo un parere personale, un pensiero, niente di che, voglio più che altro far capire, che anche se pratico le arti ninja e samurai a 360°, e sostengo, oltre al mio retaggio, anche gli altri lignaggi autentici legati agli shinobi come quello della Bujinkan (fiero ed onorato di ciò), essere obiettivo, onesto e razionale, è più importante per me che essere di parte e ipocrita. Io sono sempre dedito a parlare per dati di fatto razionali e difendere ciò in cui crede oltrepassando il fatto di essere simpatico o meno.

Il Budō ha preso una piega orribile, troppa staticità, troppo attaccamento allo schema didattico assecondato dal partner e le cose surreali presenti nel Budō oggi giorno sono arrivate all'apice del ridicolo. L'Aikido secondo me è l'esempio più palese di questo concetto, per me non è un'arte marziale ma un valzer privo di fattibilità in combattimento. Io sono cresciuto nei quartieri malfamati di Catania, ho alle spalle una lunga infanzia triste e difficile, colma di rise, violenze e cattiverie subite e riversate al prossimo. Fratture, contusioni, punti di sutura, le ho collezionate tutte e purtroppo le ho fatte ad altri. Conosco il rumore delle ossa che si rompono, il sangue che sgorga da tagli profondi, so bene cos'è la lotta, al punto che al tempo era diventata talmente normale per me che ho iniziato a cercarla oltre la strada pure su ring e gabbie. Io non ho la faccia di un teppista, ho la faccia da bravo ragazzo e questo mi ha giovato moltissimo durante gli scontri.
Per fortuna il mio Sensei con molta pazienza in un reindirizzamento fatto di saggezza e coscienza, man mano che crescevo è riuscito a salvarmi e farmi scoprire una lucida saggezza. Yuki no Senshi Dōjō per questo motivo abbraccia grazie a me la pratica reale più che teorica dell'arte della guerra, testando la validità della trasmissione confrontandoci con avversari cattivi, abituati al combattimento come chi fa MMA, Muay thai, Boxe e altri sport da combattimento. In questo modo la tradizione non muore, ma evolve, si potenzia e acquisisce qualità. La tradizione è identità, uno stile di vita, trasmetterla e mantenerla è la mia ragione di vita, ma se resta teorica e passivamente stagnante morirà e non avrà più alcun valore.

In Bujinkan ho visto maestri davvero straordinari, praticanti validi e competenti veramente eccezionali, ma alla mercé di qualcosa di ridicolo. Eh si, purtroppo più del 50% delle tecniche che ho visto nel Budō-taijutsu Bujinkan sono assolutamente irrealizzabili in uno scontro vero e lo dico apertamente senza problemi perchè io ho sempre combattuto e combatto e so cosa si può o non può fare in uno scontro reale, violento e cattivo. Ho provate le loro cose e non sono adatte alla realtà ma solo alla fantasia. Alcune tecniche devo purtroppo definirle ridicole surreali, prive di qualsiasi senso e fattibilità. Mi chiedo perchè perdere tempo dietro a certe sciocchezze.

La mascotte. Masaaki Hatsumi senza dubbio è un grande maestro di arti marziali, un'icona del "Ninjutsu" in tutto il mondo che merita la fama di cui gode. Tuttavia, ciò che ha creato nei suoi anni d'oro si è ora allontanato dalla qualità che lui e gli anziani del suo gruppo erano in grado di raggiungere. Il motivo è che ad un certo punto la diffusione di un affascinante lignaggio è diventata una questione di affari ...
Negli anni '70 fondò la Bujinkan, oggi il famoso Mc Ninjutsu che tutti conoscete. Questo appellativo meritatissimo è causato dalla lontananza dalla qualità e dai principi shinobi di segretezza che ovviamente non riguardano Bujinkan che ha venduto i suoi segreti a chiunque e ha fatto di un arte mistica e segreta uno show. Quando si fa la fotocopia dell'originale è ancora abbastanza chiaro, ma la fotocopia della fotocopia ecc ecc diventa sempre più sbiadita. Solo chi si avvicina quotidianamente all’origine può definirsi autentico.
Ma in questo caso non è così, perché quando ci sono centinaia di migliaia di dōjō in tutto il mondo non tutti riescono a restare vicini all'origine e il sōke e i suoi secondi, non riesceono a prestare attenzione agli errori di tutti i maestri del loro lignaggio che sono sbucati fuori velocemente nel tempo. Causa, troppa facilità per passare gli esami perchè non è una questione di qualità ma di business e monopolio.
Di conseguenza nel tempo, ognuno interpreta la disciplina a modo suo deformandone l'origine.
Gioca un ruolo essenziale nella scarsità e fattibilità del Budō-taijutsu Bujinkan il senso unico dell'addestramento mirato alla simulazione con compagni passivi privi di reazione che assecondano ogni tecnica. Con le armi qualcosina di buono ancora c'è, ma a mani nude fanno cose oscene.

I membri Bujinkan vanno in Giappone raramente, alcuni una volta all'anno, altri molto meno spesso, e si ritrovano a partecipare a seminari affollati dove a stento ci si può muovere e nei quali non sono ben considerati a causa dell'affollamento. Questa non è qualità, per niente. Ma! Per fare affari è necessario che abbiano il pezzo di carta in mano e il titolo con la cintura nera, così sono tutti maestri qualificati anche se in realtà sono totalmente incompetenti e meri incapaci. E la "mascotte" Masaaki Hatsumi, fa comunque il suo lavoro di marketing, funziona! Anche se i praticanti fanno davvero schifo, basta avere una foto con la mascotte per essere definiti seri e bravissimi.
Io vedo oscenità su internet e agli incontri Bujinkan compiute da chi è titolato come grande Sensei, da far venire da piangere.

Le nove scuole bujinkan tra l'altro non sono un retaggio completo, autentico si, ma un surrogato composto da frammenti di vari lignaggi interpretati e studiati in modo personalizzato, probabilmente è per questo che non è del tutto efficiente, in quanto scomposto e incompleto su parecchi aspetti, senza basi di reale combattimento. Infatti i suoi rappresentanti più storici, "gli anziani fondatori", non hanno mai realmente combattuto su ring, gabbie o per strada in una rissa. Si sono riusciti benissimo a rappresentare il loro bizzarro lignaggio nella teoria, facendo del loro meglio perchè comunque va detto che sono competenti sulla pratica tradizionale (gli anziani).
Le generazioni dopo i fondatori, lo hanno perso del tutto, rappresentandolo con cose surreali, discutibili e ridicole.

In questa scuola si segue unicamente una linea specifica per intraprendere l'arte del combattimento a mani nude e armati, ed è quella che parte dalla Kamae Ichimonji 一文字 の 構え. Posizione giapponese che anche i samurai assumevano per combattere o difendersi contro armi lunghe dando un profilo all'avversario restringendo gli obbiettivi da colpire. Kamae molto antica e autentica, utilissima e ben presente anche nel nostro stile.

"Una sola forma, un solo lignaggio", è il motto della Bujinkan.

Per il ramo che io rappresento ovviamente non è così, non è un motto che fa parte dei nostri principi, e mai lo sarà, in quanto limitato su molti aspetti della lotta urbana e odierna. Nonostante io pratichi anche con Bujinkan per mia cultura generale, e riconosca l'immenso potere ed efficacia della kamae ichimonji (ben presente anche nella mia ryū in moltissimi aspetti della pratica come ho già detto), non sono mai stato d'accordo con questo loro motto, poiché non sono mai andato d'accordo con l'estremismo e non vivo di assoluti. La guerra è imprevedibile, disordinata, spietata. Chi ha combattuto realmente, sa che nello scontro gli assoluti schematici non esistono.
Ho smentito durante la mia pratica, più e più volte, l'imbattibilità della kamae Ichimonji contro tecniche fluide cinesi di mia conoscenza, studiate da alcuni stili kung fu . E ancor più numerose sono state le tecniche Bujinkan che sono riuscito a distruggere e contrastare usando i miei sistemi di combattimento appresi durante la mia lunga esperienza. Noi praticando multiforme usando gli elementi e gli animali come riferimento, riusciamo a mutare e ad adattarci rapidamente a qualsiasi contesto ed avversario, dall'essere ben saldi e forti come il metallo, a svuotarci come fossimo fatti di aria. I praticanti Bujinkan con cui mi sono confrontato, per resistere contro il mio stile si sono ritrovati ad improvvisare ed usare di tutto tranne che le loro tecniche, il che significa che queste loro tecniche, che tanto hanno divinizzato per decenni, non sono poi così efficaci contro un avversario che non segue i loro schemi. Masaaki Hatsumi sarà anche un grande, ma non tutto quello che sputa è oro, basta essere ciechi solo perchè è famoso e perchè ha una fama. Fama tra l'altro ottenuta non per i suoi combattimenti, perchè non ha mai combattuto veramente, ma solo per la sua diffusione di cultura giapponese e per i suoi video dove scunocchia persone che stanno li passivamente senza reagire alle sue mosse. 

Una cosa in particolare che non ho mai apprezzato dalla Bujinkan è il loro monopolizzare "il ninjutsu", in maniera arrogante, razzista e o addirittura offensivo verso i praticanti di altri lignaggi shinobi. Sono parecchio fanatici e ossessionati dal mito di Masaaki Hatsumi.
Oggi, molte pagine internet come Mcdojolife e i mitici Mark "Mugen" Striegl e Troy Anthony Legaspi hanno realizzato parecchi video "bullshido" con protagonisti anche grossi praticanti Bujinkan. Onestamente ci ho goduto parecchio su questo, perchè dopo decenni di arroganza e monopolio insultando chiunque non fosse della loro organizzazione, ci sta che la loro cresta sia stata staccata con un po' di genuina realtà. E anche io ho iniziato a realizzare video del genere, perchè sono stufo di lodare la mediocrità solo perchè ha un nome famoso. Posso permettermi di farlo, perchè sono preparato da anni e perfettamente in grado di combattere ed accettare ogni sfida che valga la pena affrontare se qualcuno si offende e mi viene a cercare per farsi menare.

Grazie all'era dei social, la surreale rappresentazione di molte loro tecniche finalmente è stata esposta, quando prima nessuno si permetteva di farlo a parte pochi coraggiosi, perchè si vedeva poco e si sapeva poco. Questo perchè per decenni i lignaggi shinobi autentici del Giappone, sono rimasti celati, di conseguenza avendo la vetrina più grande, anzi l'unica, Bujinkan è rimasta per lungo tempo la rappresentante unica del ninjutsu con video su youtube e seminari colmi di fanatici, mettendo a tutti una sorta di suggestione.
Ho contestato parecchie loro tecniche in passato, pensando che fossero assolutamente infattibili nella vita reale, e sono stato criticato, fino a quando io stesso non ho testato e mostrato personalmente le mie affermazioni chiudendo la bocca a chi ha assistito a ciò.
Per fortuna finalmente, oggi non sono più da solo in questo.

Buona parte dei praticanti bujinkan si sono espressi e ancora oggi alcun si esprimono, con superiorità verso i praticanti di altri retaggi "ninja" ufficiali, nonostante siano riconosciuti e realmente esistiti, tendono a trattarli con superficialità quasi fossero nullità perché "solo il ninjutsu bujinkan è autentico ed è quello che vale di più". Ridicolo ovviamente, e anche irritante come atteggiamento.

La Bujinkan ha avuto la vetrina più grande perchè se l'è giocata bene e prima di tutti, grazie a tutti i suoi anni di estrema pubblicità, manifestazioni, seminari, articoli, video e addirittura tutorial su internet (alla faccia della segretezza dei ninja), sono diventati l'organizzazione "ninja" più famosa al mondo. Per quanto possa essere stato fatto con buone intenzioni, questo comportamento ha purtroppo generato solo la creazione dell'attuale Mc Ninjutsu marchiato Bujinkan.

Attualmente nell'era moderna e mediatica dove internet paga e ci si deve adattare giustamente per farsi conoscere un po', gli altri lignaggi rimasti nascosti negli ultimi venti anni, sono sbucati fuori dicendo «basta, ci siamo anche noi e siamo autentici». Presenti sempre con dignità, e così Bujinkan ha perso un po' di spettatori e fan ... 

No, non sono Il dottor Jekyll e Mr. Hyde, che prima mette gli allori e poi le fiamme.
Semplicemente dico questo perché se mai avrete a che fare con loro, vedrete stranezze e bizzarrie di questo tipo, ritrovandovi inevitabilmente ad affrontare i pensieri e dilemmi che ho espresso, e se lo dico con questa certezza è solo perchè ci sono dentro e lo so.

Ma non abbiate timore, lasciategli il beneficio del dubbio, ne varrà la pena.
Come ho detto all'inizio, si tratta di una delle federazioni più grandi del mondo, riconosciute dall'impero Giapponese e che merita davvero considerazione e rispetto perché c'è ancora qualcosa di interessante e tradiozionale da apprendere da loro.

Ma cercate gli anziani e quelli vicino agli anziani. Vi è una piccolissima, molto piccola, cerchia "interna", in cui si pratica la parte "seria e reale" del lignaggio, e poi una più vasta, molto ma molto vasta, facciata "commerciale" , dove si conducono in modo grossolano le basi del retaggio, rappresentate da maestri inferiori. Strano lo so, ma è così o almeno ve lo posso assicurare perchè Kacem Zoughari e Francesco Buffini sono riusciti a dimostrarmi con la loro fantastica capacità che quello che ho appena espresso di negativo non riguarda tutti i praticanti bujinkan, ma solo la maggior parte. I rappresentanti anziani sono di livello altissimo, mentre il resto dei i praticanti è di infimo livello rispetto a loro, quasi addirittura facessero altro rispetto ai "grandi".

Oggi, Masaaki Hatsumi 初見良昭, 34° Gran Maestro della tradizione Togakure-ryū Ninpō Taijutsu 戸隠流忍法体術, nato il 2 dicembre del 1931, nella prefettura di Chiba, in Giappone, ha ben 90 anni e veglia ancora sull'Honbu Dōjō di Noda 野田市.
La Bujinkan racchiude l'essenza degli insegnamenti di nove scuole Ninja e Samurai, pratica attualmente conosciuta con il nome di Budō Taijutsu. Tra le tradizioni marziali insegnate nella Bujinkan, ve ne sono ben tre tramandate direttamente dagli Shinobi, tra cui la famosa Togakure Ryū 戸隠流, la Gyokko Ryū 玉虎流, e la Kotō-ryū 虎倒流骨法術, che venivano studiate e praticate dai Ninja della regione di Iga. Una caratteristica particolare di questa scuola giapponese, è di avere migliaia di seguaci occidentali, e dōjō sparsi in quasi tutto il mondo, mentre ci sono pochissimi praticanti giapponesi e i dōjō in Giappone si contano in una sola mano, facendo avanzare persino un po' di dita. Masaaki Hatsumi è considerato dal governo giapponese “Tesoro Nazionale Vivente“poiché ha portato a grandissima parte dell'occidente la conoscenza di questa particolare parte della cultura giapponese.
Si è laureato all’Università; di Meiji (Tokyo 東京) in medicina, dove ha approfondito anche lo studio del teatro tradizionale, delle arti, della pittura e della cultura giapponese. Dopo essersi laureato, approfondì gli studi di medicina orientale e chiropratica, dirigendo più tardi la propria clinica sempre a Noda.

Iniziò a studiare le arti marziali all’età di sette anni e raggiunse in breve il grado d’istruttore di Jūdō 柔道, Kendō 剣道, Karate 空手 e Aikidō 合氣道. Durante gli studi alla scuola superiore praticò ginnastica, pugilato, calcio e danza, che lo agevolarono nello studio delle arti marziali. Nel dopoguerra fu invitato a insegnare Jūdō in una base militare americana dove si accorse che la prestanza fisica dei suoi avversari americani a volte poteva prevalere sulla tecnica da lui appresa nei numerosi anni di allenamento. Fu allora che Hatsumi cominciò a chiedersi se le arti marziali fossero costituite solo da resistenza ed abilità fisica, e se la tecnica potesse sconfiggere la prestanza fisica dei suoi avversari. In questo periodo studiò con Yashiro Sensei, della scuola Shinden-ryū Jūjutsu, con il quale approfondì vari stili.
Si rivolse allora al maestro Ueno Takashi, con il quale approfondì la conoscenza delle scuole Shindō Tenshin-ryū, e Asayama Ichiden-ryū, imparando in pochi anni di allenamento tutto ciò che si poteva sul Kobudō 古武道, e le 18 categorie del Kobujutsu finendo per ereditare il titolo di Sōke di queste scuole.

Fu attraverso il Maestro Takamatsu Toshitsugu 高松寿嗣, che Hatsumi imparò l’arte del Taijutsu, un metodo di combattimento basato sul movimento naturale del corpo. Oggi il Sōke Hatsumi è il Leader della Bujinkan, insegna al Nippon Budōkan 日本武道館 di Tokio ed al Hombu Dōjō di Noda-shi, dove gli allievi da tutto il mondo si recano per praticare quest’arte così completa. Secondo Hatsumi questa disciplina è ricca di temi essenziali per il raggiungimento di un alto livello di difesa personale, di equilibrio e di rispetto dei valori umani, che ci permette di entrare in armonia con gli altri e con la natura che ci circonda. Questi insegnamenti rappresentano un cammino che tutti possono percorrere, senza distinzione di alcun genere, poiché è la stessa Arte ad adattarsi all’individuo, e non l’individuo a doversi adattare ad essa. La grandissima esperienza che il Sōke Hatsumi ha accumulato nei suoi lunghi anni di vita, lo porta ad essere giudicato come uno degli ultimi veri maestri di Ninjutsu dei nostri tempi.

Al di là, e nonostante, io abbia espresso alcune critiche all'inizio di questo articolo, sono orgoglioso e felice, di far parte di questa grande federazione, che avrà sempre il mio sostegno e la mia ammirazione. Alleanza, fratellanza, a Catania con me, Bujinkan c'è!

Takamatsu Sensei e la Classe di Hatsumi che ha fatto la storia del Ninjutsu Bujinkan nel Mondo:

Prima fila - Ishizuka Tetsuji, Takamatsu Toshitsugu e Masaaki Hatsumi.
Seconda fila - Giornalista, Tanemura Shihan, Oguri Shihan, Manaka Shihan.
Terza fila - Kobayashi Shihan, Seno Shihan.

A mio parere, una Grande Storia, un Grande Retaggio, una Grande Famiglia.

 

Scolaro Giuseppe Simone

ジュセッペ シモネ スコラロ